Descrizione

Questa Villa fu fatta edificare in epoca fascista come residenza estiva del sergente Biavasco, impiegato come agente di commercio alla vetreria Mattoi-Carena. Costui sposò Jole Bormioli, appartenente ad una delle famiglie più facoltose di Altare, e a lei venne dedicata la Villa il cui nome originario era infatti Villa Jole.
La Villa si eleva su due piani più sottotetto; il prospetto principale è arricchito dalla presenza, a piano terra, di una loggia che ospita l’ingresso e sorregge il balcone del piano superiore con balaustra.
L’ingresso è ampio e spazioso ed era impreziosito dalla presenza di un pianoforte, suonato dalla figlia di Biavasco, Olga, la quale intratteneva con la sua musica i partecipanti alle sfarzose feste che si tenevano nel parco di Villa Fina. Vicino all’atrio si trovavano altre due stanze: una caratterizzata da un salotto in pelle e l’altra adibita a spogliatoio per ricevere gli ospiti.
Al primo piano vi erano due camere, un ampio bagno e due stanze per i nipoti.
La Villa possedeva inoltre delle cantine molto grandi che ospitavano la stireria, il locale caldaie e un’abitazione – tuttora presente – riservata al custode.