E’ situata in Via Barrili 12. Fu fatta edificare nel 1885 da Anton Giulio Barrili, garibaldino, scrittore e uomo politico che la volle chiamare così per testimoniare il profondo affetto che lo legava alla madre. La preferenza attribuita al sito è legata al fatto che proprio in questa zona egli amava trascorrere lunghi periodi e da quell’area egli poteva seguire gli studi del nipote Pier Giulio che frequentava il Collegio delle Scuole Pie.
Si dice che lo stesso Barrili abbia partecipato ai lavori di costruzione della Villa emulando Garibaldi che, ritiratosi a Caprera, costruì con le proprie mani la casa in cui visse e morì lontano dalla scena pubblica.
Alla morte dello scrittore, la Villa fu ereditata dalle nipoti Maura e Laura le quali riuscirono, durante la seconda Guerra Mondiale, a salvaguardarla dall’occupazione tedesca.
La costruzione, di medie dimensioni (misura circa 20 m x 15 m), si eleva su due piani più il sottotetto ed ha una dependance, utilizzata in passato come abitazione del custode e scuderia, oggi adibita a sala esposizioni e sala riunioni.
La villa è stata poi acquistata e ristrutturata nel 1967 dal Comune di Carcare per ospitarvi a piano terra la biblioteca civica, mentre al primo piano è stato allestito il Museo con la ricostruzione dello studio dello scrittore, dove è conservato l’archivio con il prezioso carteggio e la sua biblioteca personale.