La Sapetina, Piazza Sapeto e Piazza Stella

Casa fatta costruire nel 1844 da Giuseppe Sapeto (Carcare, 27 Aprile 1811 – Genova, 25 Agosto 1895), scolopio che dopo aver abbandonato l’ordine percorse le rive del Mar Rosso e fu uno dei fautori dell’espansionismo coloniale italiano.

Descrizione

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Casa fatta costruire nel 1844 da Giuseppe Sapeto (Carcare, 27 Aprile 1811 – Genova, 25 Agosto 1895), scolopio che dopo aver abbandonato l’ordine percorse le rive del Mar Rosso e fu uno dei fautori dell’espansionismo coloniale italiano. Nel 1837 si stabilì ad Adua e scrisse alcune opere sull’Eritrea e sull’Abissinia. Successivamente insegnò la lingua araba a Parigi, Firenze e Genova. Nel novembre 1869, ritornato in Africa, acquistò per conto della Compagnia di navigazione di Raffaele Rubattino la Baia di Assab. A Genova, città nella quale visse a lungo e in cui morì, vi è una strada intitolata al suo nome, come a Carcare vi è Piazza Sapeto. I terreni circostanti la Sapetina, resi celebri dalle battaglie Napoleoniche che si svolsero nei dintorni, ospitarono a lungo annuali esercitazioni militari. Legato alla figura di Padre Giuseppe Sapeto è Piazza Giovanni Giacinto Stella, anch’egli carcarese, nato nel 1822 in Via Castellani, personaggio emblematico dell’epoca pionieristica delle iniziative coloniali europee in Africa, e in particolare di quelle italiane. Egli compì i suoi primi studi nel Collegio delle Scuole Pie di Carcare, ed una volta consacrato sacerdote partì missionario per l’Africa nel settembre del 1847, diretto nell’Agamien, dove si trovava il Collegio della Congregazione. Nel 1849, per sottrarsi alle persecuzioni cui erano sottoposti allora i missionari, si trasferì a Gondar ed in seguito in una località vicino all’isola di Massaua, dove rimase fino all’inizio del 1852 quando insieme al Giuseppe Sapeto, divenuto Lazzarista, intraprese un lungo e periglioso viaggio che lo avrebbe condotto nella parte occidentale dell’Etiopia, dove riuscì ad instaurare un rapporto di fiducia e simpatia con le popolazioni locali. Già fin dal suo arrivo aveva cercato di allacciare dei contatti con Cavour, che sapeva interessato alle espansioni sulle coste africane, proponendogli di fondare in quel territorio una colonia agricola. Questo tentativo lo pose in netto contrasto con i suoi superiori e nel 1866 prese la decisione di smettere l’abito religioso, anche per il fatto che da alcuni anni egli conviveva con un’indigena. Stella morì nel 1869 in territorio africano dopo una lenta ed estenuante agonia.

Modalità di accesso

Accesso pedonale e per disabili.

Indirizzo

Piazza Sapeto

Ultimo aggiornamento: 11/02/2025, 16:47

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